La sicurezza in piscina è una priorità imprescindibile, soprattutto quando si parla di bambini
In Italia ogni anno si registrano molteplici casi di annegamento e oltre la metà coinvolge minori sotto i 9 anni; si tratta di incidenti che possono avvenire in pochi secondi, spesso in silenzio e senza che nessuno se ne accorga.
Tuttavia, l’obiettivo del nostro articolo, come pure di tutta la squadra di Acquapro, non è quello di creare allarmismo, ma di valutare la situazione attuale e di offrire soluzioni concrete, capaci di prevenire situazioni critiche e consentire di vivere la piscina come uno spazio di benessere, non di ansia.
Prevenzione dell’annegamento: un impegno condiviso
Il 25 luglio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Prevenzione dell’Annegamento, un’occasione importante per riflettere su una tematica che riguarda tutti – e in particolare chi, come noi, opera nel settore piscina e wellness.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno in Italia si registrano circa 330 decessi per annegamento, oltre 80 dei quali coinvolgono bambini e adolescenti. Si tratta di numeri che impongono una riflessione seria e un impegno concreto per rafforzare la cultura della prevenzione, della sorveglianza attiva e della formazione, in ogni contesto acquatico.
In questa direzione si muove da sempre anche Assopiscine, nostro partner storico, con il quale condividiamo i valore e attitudini al progetto. Assopiscine lavora per promuovere una cultura della sicurezza condivisa: formazione tecnica e normativa per i professionisti, campagne di sensibilizzazione rivolte agli utenti, e dialogo costante con le istituzioni per l’introduzione di una normativa nazionale sul tema.
E parlando di istituzioni, recentemente, un segnale importante è arrivato dal Governo: il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per la sicurezza in piscina, un primo passo verso una disciplina unica e omogenea su tutto il territorio nazionale, superando l’attuale frammentazione regionale. Il testo prevede standard minimi obbligatori per piscine pubbliche e private, come l’installazione di coperture rigide, salvagenti anulari, cassette di primo soccorso, piani di autocontrollo e, per le strutture aperte al pubblico, presenza di bagnini qualificati e locali attrezzati.
È solo l’inizio di un percorso normativo che dovrà essere dettagliato e condiviso con le categorie interessate. L’auspicio è che questo lavoro mantenga la propria efficacia nelle revisioni e possa davvero diventare uno strumento utile per prevenire incidenti e costruire ambienti acquatici sempre più sicuri.
Ma nel frattempo? Continua a leggere…
Sorveglianza attiva: la sicurezza in piscina inizia dalla presenza
Quando si parla di sicurezza in piscina, soprattutto con riferimento ai bambini, nessun sistema tecnologico può sostituire l’attenzione di un adulto. La regola base è semplice: mai lasciare un bambino da solo in prossimità dell’acqua, nemmeno per pochi minuti.
Anche una vasca bassa o una piscina fuoriterra può rappresentare un rischio, dal momento che gli incidenti avvengono frequentemente in pochi secondi e in assoluto silenzio. Per questo la sorveglianza attiva – ovvero vigile, consapevole, senza distrazioni – è sempre il primo strumento di prevenzione.
Un ulteriore passo utile è poi l’educazione all’acqua: avvicinare i più piccoli al nuoto o all’acquaticità, fin da tenera età, li aiuta a sviluppare maggiore confidenza, riducendo panico e reazioni imprevedibili in caso di caduta.
Coperture piscina: protezione concreta quando non si è presenti
Quando la presenza non è garantita è fondamentale contare su una copertura di sicurezza efficace. Al riguardo, oggi esistono le coperture, soluzioni pratiche, eleganti e soprattutto sicure, pensate per impedire l’accesso accidentale di bambini alla vasca.
Tra le tipologie più impiegate possiamo menzionare:
Copertura a tapparella automatica: realizzata con lamelle rigide in PVC o policarbonato, scorre su guide laterali e può essere azionata solo da un adulto. È integrabile nel bordo vasca, discreta e resistente.
Copertura a barre: composta da un telo rinforzato e sostenuta da traverse in alluminio, si tende manualmente sopra la piscina. Offre una buona resistenza al peso ed è adatta anche a vasche fuori terra. Soluzione robusta, semplice e più accessibile in termini di costo.
Copertura telescopica: struttura mobile in pannelli rigidi trasparenti che copre l’intera piscina. Oltre a impedire l’accesso ai bambini, offre isolamento termico e protezione dagli agenti atmosferici, prolungando l’utilizzo della vasca anche oltre la stagione estiva.
La scelta dipende dal contesto, dalla tipologia di vasca e dalle esigenze estetiche e funzionali.
Affiancati dal team giusto, le coperture per la piscina sono inseribili un progetto personalizzato, come quello di cui abbiamo parlato nell’articolo “Una piscina su misura: quando design e tecnica lavorano insieme”, integrandosi in modo discreto ma funzionale, senza impattare sull’estetica.
Senza contare che, una buona copertura non solo garantisce la sicurezza, ma protegge anche l’acqua, riduce i consumi e facilita la manutenzione quotidiana.
Recinzioni e accessi protetti: evitare i rischi prima che si presentino
La sicurezza passa anche da una buona organizzazione degli spazi. Se la piscina si trova in un giardino, su una terrazza o in un’area facilmente accessibile, può essere utile delimitare fisicamente la zona. Una recinzione ben progettata, con cancelletti a chiusura automatica, impedisce l’accesso non sorvegliato da parte dei bambini.
Anche gli accessi alla vasca – come scalette, pedane o piattaforme – devono essere pensati per ridurre al minimo i rischi di scivolamento o caduta. Questo tipo di attenzione progettuale è parte integrante dei percorsi offerti da noi Acquapro nella realizzazione di piscine e spa, dove ogni elemento tecnico viene studiato in funzione dell’utilizzo reale.
Ma non è finita qui…
Floatee: un aiuto in più… Da indossare!
Oltre alle misure strutturali, esistono infine dispositivi individuali che offrono un ulteriore livello di sicurezza come Flotaee; Floatee è una maglietta salvagente pensata per i bambini: si indossa come un normale indumento da piscina, ma integra un meccanismo che si attiva a contatto con l’acqua.
In caso di caduta accidentale, il sistema si gonfia automaticamente e aiuta il bambino a galleggiare con la testa fuori dall’acqua. Non sostituisce la sorveglianza attiva, ma può rappresentare un supporto utile in contesti domestici, soprattutto quando ci sono più bambini o la piscina è facilmente accessibile.
La sicurezza in piscina non è questione di fortuna, ma di scelte consapevoli. Sorveglianza, coperture affidabili, delimitazioni fisiche e tecnologie di supporto: ogni elemento, se pensato in modo integrato, contribuisce a rendere l’ambiente più protetto per tutti, soprattutto per i più piccoli.
Con il giusto progetto, è possibile vivere la piscina con serenità, senza rinunciare alla bellezza o alla libertà. Per approfondire le soluzioni disponibili o per richiedere una consulenza personalizzata, contattaci!